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Questione di ingranaggi: un libro per bambini che piace ai grandi


Re Pignone, in cerca di una regina, riuscirà a trovare la sua Corona?
Bullone, che fa il gradasso ma si sente tanto solo, saprà dare ascolto alle parole di Vite? 

E Freno, potrà trovare un accordo con l’amica Frizione?
In questo libro la parola personaggi fa rima con ingranaggi: perché anche i sentimenti hanno una meccanica e per farli funzionare è sempre questione di trovare il giusto ingranaggio...


Oggi riprendo questa sezione del blog un po' dimenticata, dove mi diverto a fare il critico senza nessun merito né diritto, ma va detto, con tanto rispetto e affetto per le opere "recensite". Ho dato in chiamare questa sezione "Il critico in pigiama", per ovvie e summenzionate ragioni.


Voglio parlarvi di questo albo illustrato per bambini, "Questione di ingranaggi". Ho la fortuna di vivere nella stessa città di Roberta Angeletti, la illustratrice di questo libro e il direttore creativo di una stupenda rassegna dedicata all'illustrazione per bambini che si realizza qui a Tarquinia da un bel po' di tempo, "Pagine a colori"

Nell'edizione di quest'anno, Roberta ha presentato questa sua ultima fatica editoriale insieme all'autrice dei testi, Isabella Christina Felline. Ho avuto l'occasione de essere presente, e ovviamente, ho preso il libro. Quindi libro in mano vi racconto qualcosa su questo progetto unico per originalità e qualità.

La genesi di questo albo parte dai disegni di Paolo, il figlioletto di Roberta. Paolo va pazzo per la meccanica. E' ossessionato dagli ingranaggi, i pistoni, le leve, i bulloni, ecc. E li disegna in continuazione. Riempe fogli e fogli con queste macchine straordinarie, frutto della sua fantastica immaginazione da bambino. La mamma Roberta ha una grande intuizione. Comincia a pensare al potere simbolico di questi macchinari, di questi ingranaggi che lavorano in squadra; ogni pezzo di una macchina ha la sua ragione di essere proprio nella possibilità di fare parte di qualcosa di più grande. 


Ne parla con Isabella, con la quale collabora spesso, ed insieme decidono di utilizzare questi pezzi meccanici como personaggi di storie che parlino di sentimenti come l'amore, la solitudine e l'amicizia. Questi personaggi-ingranaggi scopriranno che tutti siamo unici, ma funzionamo meglio insieme.

Quindi Isabella si è messa a scrivere i testi (in rima, molto belli e poetici), e Roberta ha cominciato a lavorare sui disegni di Paolo. Prima ha caricato le linee, dopo ha aggiunto il colore, scegliendo una tonalità per ogni racconto, che man mano che la storia avanza si fa sempre più carica, fino a dominare la scena. 
Con i testi già pronti, Roberta ha fatto un lavoro di selezione dei disegni, che erano tantissimi, ed ha creato delle "scenografie" cariche di simbolismi, dove ha poi piazzato i suoi personaggi con la tecnica del collage. 


Il risultato è un libro bellissimo, lontano anni luce dalle storie e le illustrazioni stereotipate che dominano i libri per bambini più commerciali.

Anche se le storie non sono adatte ai bambini più piccoli per la complessità del linguaggio, il semplice fatto di aiutare i bambini a scoprire la poetica dell'immagine è sufficiente per rendere questo libro addatto a tutte le età (anche agli adulti, perché per apprezzare la bellezza non c'è età).

La coraggiosa casa editrice che ha dato carta bianca a Roberta e Isabella e Uovo Nero.

Vi lascio quindi consigliandovi vivamente di fare un salto in libreria e vedere di persona questo albo. Se si parla di progetti editoriali per bambini, date un'occhiata anche a Vabau, di cui vi ho parlato tempo fa.

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